von Vanessa Pacher 11.08.2023 11:45 Uhr

Camminando – La Via Romea Germanica

La via Romea Germanica da Brenner a Sterzing

Foto: Credits Stephanie Defregger

Negli ultimi anni, forse o quasi certamente per la pressione che si vive quotidianamente nella sempre più caotica realtà quotidiana, fatta di un accumulo di impegni, fisici e troppo spesso virtuali, più lavorativi che personali, è emersa quasi in sordina un’esigenza, che prima era quasi scontata, ma che ora appare quasi come bisogno, ossia la necessità di camminare, prendere una boccata d’aria e staccare letteralmente la spina da quella corrente di impegni che molte volte rischia di travolgerci. In coerenza con questo bisogno di natura sono ritornate in voga, prendendo quasi il sopravvento su altri tipi di viaggio-vacanza, le lunghe vie percorse da pellegrini e viandanti fin dall’età medievale. Il reticolo di strade che serpeggia tra le terre del Vecchio continente e non solo è diventato oggi oggetto di attenzione ed interesse da parte di un numero sempre più crescente di persone, di tutte le età, che sempre di più percorrono queste vie a piedi o in bici per riprendere il contatto con la natura ma anche con se stessi, per vivere, almeno per il tempo di un cammino, un’esperienza al di fuori del quotidiano essere.

Numerose sono le vie che percorrono il nostro territorio, tra queste l’antichissima Via Romea Germanica che da Stade, in Germania, raggiunge Roma lungo un percorso di 2200 chilometri, toccando tre Paesi.

Dal Brennero, la Via Romea Germanica segue la valle del fiume Isarco per Brenner e Sterzing. Passando per Brixen e Klausen, sale sull’altopiano del Ritten. Quindi Bolzano, la Valle dell’Adige, che segue fino a Trento, poi il lago di Levico, dove affianca il fiume Brenta che l’accompagna fino in Veneto. Da qui, attraversando la Pianura Padana, raggiunge l’Emilia Romagna, la Toscana, l’Umbria e il Lazio, concludendo il viaggio in piazza San Pietro, a Roma.

La prima tappa che tocca il Sudtirolo parte da Brenner. Prevalentemente in discesa, questa prima tappa è molto facile e conta una lunghezza di circa 16 km.

Si parte dalla stazione ferroviaria di Brenneo. Appena usciti dalla stazione si seguono i cartelli per la pedo-ciclabile per Sterzing, che inizia dietro la Chiesa di San Valentino e ripercorre il tracciato dell’antica ferrovia. Dopo qualche chilometro si trova Brennerbad. Ci sono poi 2 gallerie, i vecchi caselli e la stazione di Pontigl; si arriva alla fine della pedo-ciclabile e si scende verso Gossensass che si vede in basso. Visitata la Cappella di S. Barbara, si scende la scalinata dei minatori e di imbocca quindi il sentiero n. 21 in un bel bosco di conifere da cui si arriva a Castel Strasberg. Si scende al piccolo villaggio agricolo di Oberried camminando in mezzo a prati e coltivazioni varie. Dopo vari sentieri si arriva in vista di Sterzing. Scesi verso la ferrovia, che si segue per un tratto, la si sottopassa, si supera il fiume Isarco e si arriva nella piazza principale sotto la Zwölferturm.

La Torre dei Dodici è una delle principali attrazioni della cittadina. Con i suoi 46 metri è l’edificio più alto della città. Il suo nome deriva probabilmente dal fatto che la sua campana suona a mezzogiorno e da sempre richiama a pranzo i cittadini. La attraversa una grande porta ad arco che unisce la Città Vecchia con la Città Nuova.
La prima pietra della Torre delle Dodici fu posta nel 1469 dal duca Sigismondo il Danaroso in persona, commemorato sul fronte meridionale della torre da una lapide in marmo dorato.
Utilizzata come porta superiore della città, a volte la torre fungeva da sede della caserma dei vigili del fuoco, che da qui aveva una buona visuale dell’intera città.

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