von mas 23.03.2018 18:26 Uhr

Doppio passaporto: un altro passo avanti

Oggi a Vienna un incontro „informale“ riservato ai capigruppo del consiglio provinciale sudtirolese.

La titolare del Ministero degli Esteri, Karin Kneissl.

L’invito, personale, non estendibile o trasferibile, era pervenuto alcune settimane fa ai capigruppo del consiglio provinciale sudtirolese, da parte di Karin Kneissl, Ministro degli Esteri del governo Kurz, e di Herbert Kichl, suo omologo agli Interni.    Non estendibile o trasferibile, quindi impossibile una presenza che non fosse quella prevista dal Ministero.  Disertato da Alfano e, su sua indicazione, dal console italiano a Vienna, l’incontro, seppur informale, a detta dei partecipanti ha avuto esito positivo.

Pur partendo dal presupposto che la concessione della doppia cittadinanza ai Sudtirolesi che ne facessero richiesta, è in via di principio una cosa possibile ed è auspicata dalla maggioranza dei partiti politici, sia a Bolzano che a Vienna, non è ancora possibile stabilire una tempistica.  Comunque, presumibilmente ad aprile, si riunirà una prima volta un apposito gruppo di lavoro interministeriale, composto da esperti interni ed esterni all’amministrazione, per fornire indicazioni al governo sulle diverse problematiche e sulle possibili soluzioni.

„Si alla doppia cittadinanza, ma solo con un chiaro orientamento europeo“, ha detto l’assessore provinciale e segretario politico della Svp, Philipp Achammer„.  Soddisfatta la Südtiroler Freiheit: „la maggioranza politica sudtirolese  è per il doppio passaporto, solo i Verdi e i partiti nazionalisti italiani sono contrari; estremamente importante in questa fase è  il sostegno da parte del Land Tirol“ avrebbe dichiarato Knoll secondo le agenzie stampa.    Decisamente contraria la voce di Urzì: „Nessuno spazio a posizioni revansciste“ ha affermato, bocciando ogni iniziativa che „rischia di spaccare in due la società altoatesina“.

Continua quindi il percorso, diplomatico, politico ed istituzionale, iniziato  una decina di anni fa.  Spetterà al gruppo di lavoro esaminare la questione dal punto di vista giuridico, anche per quanto riguarda i presupposti indispensabili a concedere il diritto di esercitare una scelta.

Nel programma di governo sottoscritto da Kurz e Strache, si parla diffusamente anche del diritto di cittadinanza, fissando linee generali: integrazione, assimilazione, accettazione dei diritti e dei doveri di base, conoscenza linguistica.   Questa è la cornice.  Se e in che termini il diritto a richiedere la concessione della doppia cittadinanza sarà legato alla residenza, all’appartenenza linguistica, all’ascendenza, a una o a più di queste variabili, è ancora da chiarire. Come del tutto aperta è la questione della possibilità per tutti i discendenti tirolesi e/o austriaci di entrare nel novero dei possibili richiedenti, magari con tempistiche diverse.

Comunque, le vie percorribili possono essere diverse e variabili, come variabili possono essere tempi e passaggi.  Il percorso è stato lungo e complesso, e non è certo ancora concluso. Fondamentale comunque è l’azione istituzionale e politica.

 

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